Scegliere il packaging alimentare è un impegno concreto per le aziende che lavorano in questo settore. Parliamo di un passaggio decisivo per diversi motivi sia per aspetti tecnici e legali, sia per il marketing che puoi sviluppare grazie a una decisione accurata. Infatti, l’involucro degli alimenti può influenzare tanto.

Compreso un aumento delle vendite. Il packaging alimentare può determinare le decisioni dei consumatori, influenzando le vendite dei prodotti nella GDO ma anche in altri contesti come quelli dei distributori automatici o del takeaway. Vuoi scoprire come scegliere il packaging alimentare adatto alle tue esigenze?

Caratteristiche tecniche

Il passaggio essenziale che deve essere sempre rispettato quando devi scegliere il packaging alimentare: il rispetto della normativa italiana, europea e internazionale per avere degli involucri sempre adeguati allo scopo. Gli alimenti, soprattutto quelli umidi, sono soggetti a deterioramento rapido.

Questo porta a conseguenze imprevedibili e potenzialmente dannose per il pubblico. Quindi, il primo punto da rispettare quando sceglie  acquisti le confezioni per conservare, spedire e vendere gli alimenti (al banco, al supermercato, via e-commerce o a portare via) è il rispetto delle norme di sicurezza. Quindi, prima di acquistare il tuo packaging alimentare assicurati che rispetti le caratteristiche tecniche essenziali. Che sono legate al tipo di alimento venduto.

Usabilità del packaging

Quando devi scegliere la confezione prodotto del tuo alimento da vendere in un supermercato, presso la GDO o sul bancone di una tavola calda per il takeaway devi considerare anche l’aspetto della user experience e dell’usabilità della confezione. È facile da aprire, afferrare, portare con sé e mantenere in borsa? Può dare vita a sversamenti o macchie? Studiare un packaging usabile vuol dire anche prendersi cura dei piccoli gesti quotidiani dei clienti.

Etichettatura precisa

Altro aspetto molto importante per scegliere le confezioni degli alimenti: le informazioni comprese nell’etichettatura del packaging. In questo caso abbiamo dei riferimenti ufficiali proprio dell’UE che ci suggeriscono come e cosa inserire sulle confezioni. Nello specifico, riprendendo le parole ufficiali del documento europeo, possiamo ricordare che le indicazioni devono essere precise, facilmente visibili e comprensibili, non fuorvianti, indelebili nelle diverse situazioni.

Su questo fronte puoi chiedere aiuto proprio a noi di Rifipack che ti aiutiamo a stampare packaging alimentare di qualità, con delle caratteristiche tali da rendere la lettura delle informazioni sempre agevole. Ma cosa devi scrivere sulla confezione degli alimenti? Ecco alcuni punti fondamentali che non devono venire mai meno: denominazione dell’alimento, elenco degli ingredienti ed eventuali additivi, informazioni sugli allergeni, quantità, data di scadenza, paese di origine.

Materiale di riferimento

Quando scegli un buon packaging per alimenti devi considerare il tipo di materiale da utilizzare. Il vetro è sinonimo di qualità e inalterabilità ma può incidere molto sui costi ed è un contenitore che rischia di danneggiarsi. Il tetrapak è molto pratico e conveniente ma rischia di sembrare dozzinale. Soluzione? Provare con texture particolari, coperture con materiale opaco o matto, non lucido. Le opzioni ci sono, devi scegliere quella adatta al tuo articolo.

Estetica del prodotto

Andiamo al sodo: come deve essere l’involucro o la busta che contiene derrate alimentari? Tra le diverse caratteristiche del packaging alimentare troviamo anche l’aspetto estetico. Quindi la stampa con il logo, il claim, il payoff, l’hero shot (ovvero il prodotto nel momento in cui viene utilizzato) e un body copy descrittivo. Devi poter prevedere anche delle forme, delle grafiche che stimolino la fantasia e la percezione del bene.

Senza dimenticare l’aspetto cromatico: sì, è vero che devi utilizzare i colori del brand ma c’è anche bisogno di risaltare sugli scaffali per farsi notare. Questo e altro ancora viene deciso dai grafici aziendali e dagli esperti di brand image. Noi, invece, ti aiutiamo a rendere tutto realtà nel miglior modo possibile.

Forma del packaging

Dopo aver rispettato i vari parametri del materiale usato per la confezione e dell’etichettatura, il tuo involucro alimentare può prendere in esame alcuni parametri fondamentali per farsi notare sugli scaffali. Ad esempio, puoi iniziare a valutare quale forma adottare. In alcuni casi siamo vincolati dal prodotto stesso, ma all’interno di determinati vincoli possiamo variare. Ad esempio, puoi prendere in considerazione l’idea di adottare una forma allungata rispetto allo standard come fa Alce Nero con i brick dei succhi di frutta. O scegliere curve particolari come quelle adottate dalla classica bottiglia di Coca Cola.

Alcuni esempi di packaging famosi | Rifipack
Esempio di packaging alimentare di successo.

Ricorda che la forma del packaging determina il posizionamento ideale sullo scaffale e l’usabilità del prodotto, sia in fase di acquisto che durante l’uso. Un articolo complesso da aprire, afferrare e manovrare può essere svantaggiato rispetto ai competitor. Un esempio concreto: il tappo del latte difficile da svitare.

Considerazioni ambientali

Quando scegli il packaging ambientale devi anche valutare un dettaglio che oggi fa la differenza: la sostenibilità. Assicurarsi che l’involucro riduca l’impatto ambientale e si presenti come un materiale riciclato/riciclabile è fondamentale per diversi motivi. In primo luogo per un discorso etico e normativo.

Poi per avere una marcia in più in termini comunicativi. L’azienda che riduce l’uso della plastica, sceglie materiali biodegradabili e comunica il tutto in modo ottimale (anche per indicare come differenziare il packaging usato) fa un buon lavoro di posizionamento del brand. E si presenta al pubblico come una realtà virtuosa: in alcuni casi le scelte sullo scaffale vengono influenzate proprio da queste sensibilità. Ed è una buona idea sfruttare questa leva di green marketing.